E’ sotto gli occhi di chiunque percorra in macchina o a piedi le strade, il degrado e l’immondizia che ci sommerge.
Rifiuti, soprattutto non biodegradabili quali plastica vetro, lattine e altro, tappezzano i bordi delle nostre strade dando un messaggio di quasi normalità alle future generazioni. Per non parlare di quando tagliano l’erba lungo le strade, e trinciano e distribuiscono a pioggia, piccoli pezzi di qualsiasi schifezza inquinante come se fosse concime.
Per me già over 50 questo è inconcepibile, il ricordo di parchi, strade, spiagge pulite è ancora vivo nel ricordo, e lo schifo che sono costretto a vedere oggi mi rattrista e mi indigna ancora di più.
Mi chiedo, e chiedo a tutti voi lettori, ma i bambini che stanno crescendo in mezzo a questo mare di plastica e di rifiuti, per loro sarà lecito e normale gettare rifiuti dal finestrino o sulla spiaggia o in un bel parco in montagna?
Sono nati, e stanno crescendo in mezzo a questo schifo, non hanno come noi un mezzo di paragone di come era prima, e questa situazione in cui li costringiamo a crescere farà sì che inquinare è uguale a normale. Lo sdegno nasce dal confronto e dal ricordo, ma se l’esempio visivo che questi bambini hanno di gettare, sporcare, inquinare e soprattutto a non pulire … cosa dobbiamo aspettarci di buono da loro.
Si cari signori a NON PULIRE perché è un altro vero problema.
Se è difficile scoprire chi getta sistematicamente bustoni di immondizia lungo le strade, non può e non deve assolutamente essere altrettanto difficile capire a chi spetta pulire e salvaguardare il nostro ambiente. Girarsi dall’altra parte non è la soluzione, anzi ci rende complici e ancora più colpevoli, di chi commette questi gesti sconsiderati, la vista di tutto questo schifo e soprattutto l’indifferenza di chi è preposto a prevenire e ripulire, e inaccettabile in un paese civile. Ma questo è il punto, siamo ancora un paese civile? Quanti di voi si saranno fatti questa domanda, viviamo in un paese civile?
La risposta è no, il tutto è lasciato in mano quei pochi volontari che sporadicamente e con mezzi di fortuna ogni tanto organizzano battute di caccia all’immondizia, lodevoli ma pochi e mal organizzati, sono solo una goccia nell’oceano.
La soluzione? Sicuramente c’è e anche più di una, quello che manca è la volontà di fare, di agire, di non aspettare e sperare che il frigorifero o il materasso o il sacco di spazzatura gettato lungo il bordo della strada in prossimità del bosco, diventi un presidio scultoreo permanente, o che ancora meglio, per chissà quale miracolo si dissolva da solo … ho una brutta notizia per i gestori del bene pubblico…. questo non succederà?
Dove sono le soluzioni? Dove i provvedimenti? Perché questo schifo può solo aumentare dietro ad una “burocratica indifferenza”.
Un cittadino